Posts Tagged ‘biscotti’
Impade, dette anche ofelle – dolcetti ebraici di pasta frolla, ripieni di mandorle e/o pinoli, veneziani e triestini
Li ho visti su Artemisia: lei li ha scoperti a Venezia, al ghetto, comprati da un panificio ma anche assaggiati fatti in casa da una sua amica veneziana. Riguardando, in un secondo momento, le sue foto con maggiore attenzione, sono anche riemersi dai meandri della mia memoria, non nitidamente, ma come ricordi appannati: quanti anni fa non ricordo, ma mi sembra proprio di averle assaggiate anche io, queste impade, comprate dal forno ebraico Volpe.
Sono dolcetti buonissimi. Li ho rifatti due volte in poco più di una settimana (scusate, pensavo di aver fatto la foto ai dolcetti finiti e invece no) Read the rest of this entry »
Biscotti al vino, olio e mandorle … di fatto vegani ma ottimi!


In questi ultimi mesi ho sperimentato molto con la pasticceria vegana, per curiosità. I risultati sono stati quasi sempre deludenti e finiti spesso in pattumiera. Un giorno però Read the rest of this entry »
Mastrich di mascarpone – cucina milanese
Riporto verbatim dall’ottimo “La Cucina dei Milanese”, di Marco Guarnaschelli Gotti, libro che, assieme a quello di Goria sulla cucina monferrina, è stato per me il grande libro gastronomico del 2017
Mastrich di mascarpone
Preparare una crema di cioccolata amara. Sbattere un tuorlo d’uovo con 100 g di zucchero, unendo poi mezzo bicchierino di Rhum e 220 g di mascarpone. Mescolarvi anche la buccia di un limone grattigiata. Ungere con olio di mandorle uno stampo scannellato, versarvi il composto e metterlo in frigorifero per 10 ore. Quando si serve, versarvi sopra la crema di cioccolata fredda anch’essa.
Una normale crema di mascarpone in fondo, direte voi. Sì, in parte concordo, ma allo stesso tempo una ricetta speciale, da conservare, attuare e tramandare, ovvero mantenere viva, in quanto, in questa sua semplicità estrema e con questo suo nome ormai totalmente dimenticato (non se ne trova traccia nella rete!), rappresentate di un’autentica cucina meneghina, ormai quasi scomparsa, purtroppo. Per evitare che il nostro enormemente diversificato patrimonio gastronomico corra il rischio di ridursi ai “soliti” piatti, penso sia nostro dovere, di noi appassionati, andarsi a cercare “chicche” poco conosciute e proporle. Read the rest of this entry »
Pain d’amande – biscottini di mandorle semplicissimi e super croccanti /ottimi
Biscottini di una semplicità disarmante ma ottimi. Ricetta tratta, leggermente modificata da Biscotti, ricette dall’American Academy in Rome. Si tratta di biscottini molto croccanti alle mandorle, zucchero di canna Demerara e cannella, il cui impasto non deve essere steso e poi tagliato: si versa in uno stampo da plum cake e poi, una volta ben freddo, si taglia a fette. Sono veramente buoni col te/caffè, con i gelati e con la macedonia. E’ proprio lo zucchero Demerara (a cristalli grossi) a renderli particolarmente croccanti e dal gusto quasi caramellato: non si può sostituire, penso.
Pain d’amande
80 ml acqua
100 g burro
1 cucchiaino di cannella
un generoso pizzico di sale (mia aggiunta)
300 g zucchero di canna Demerara
140 mandorle a filetti, tostate (la tostatura è una mia aggiunta)
300 g farina 00
pizzichino di bicarbonato (io ho usato ¼ cucchiaino)
Scaldare l’acqua, il burro. il sale e la cannella. Quando il burro si è sciolto, rimuovere dal fuoco e fare raffreddare completamente
Versare lo zucchero e le mandorle
Mescolare bene e aggiungere la farina, già miscelata con il bicarbonato.
Mescolare e versare l’impasto in uno stampo da plum cake 20 x 12 , rivestito di pellicola trasparente
Fare rapprendere in frigorifero
Scaldare il forno a 160. Rivestire una teglia da forno con carta forno.
Tagliare l’impasto in fette sottili e farle cuocere per una 25-30 minuti, girandole una volta: devono diventare di un colore dorato scuro, ma attenzione a non bruciarle (come capitato a me una volta)
Fare raffreddare su una gratella. Conservati in frigorifero questi biscotti durano almeno una settimana. Sono ottimi
Note:
La prossima volta voglio farli più piccoli, magari tagliando ogni fetta in due
Voglio provare ad usare burro nocciola
Voglio provare anche con nocciole
Biscotti sablé al cioccolato e sale di Pierre Hermè – sablè Korova
Ottimi. Intensi. Il sale è ovviamente il tocco di genio: oggi diamo per scontato accostare il cioccolato al sale, ma forse quando questi biscotti sono stati creati da quel genio di Pierre Hermè sulla fine degli anni 90, non era intuizione da poco. Read the rest of this entry »
Tiramisù bianco al rum + ananas arrostito
Annoto per non dimenticare. Ottimo.
Preparato la mattina per la sera: va bene, se non si ha tempo di preparalo il giorno prima (che sarebbe sempre meglio) UPDATE: STE!, il gusto alcolico si calma molto dopo 24 ore e il tiramisù veramente ne guadagna
Il rum gioca ruolo fondamentale:
Ho incorporato alla crema di mascarpone, 50 g burro, perché ero curioso di sperimentare con una crema un po’ più densa: funziona ancorché non strettamente necessario. considerando le calorie già in gioco: NON RIPETERE
Mi piacerebbe provare la versione light: metà mascarpone e metà ricotta (non per questioni di calorie, ma perché abbinamento ricotta/rum mi è sempre piaciuto)
Per una volta io stessoammetto che anche da vedereè molto elegante
Tiramisù bianco al rum + ananas arrostito
4-6 porzioni
250 g mascarpone
3 tuorli
5-6 cucchiai di zucchero
pizzico sale
1 cucchiaino pasta semi vaniglia
Tutto nel Magimix, fino ad ottenere crema morbida
Savoiardi, 16-18
rum 1o0 ml circa diluito con altrettanta acqua.
Ho cosparso il sopra con filetti di mandorle tostate in forno
Servito con: (cubetti di ) ananas arrostito (in alluminio, con un poco d’acqua, sospetto rum, vaniglia, poco miele), ripassato poi in padella con burro e zucchero + flambeato con altro rum
Ottimo abbinamento
Zaèti di Clelia

Zaèti
Dopo la ricetta degli zaèti di Anna Gosetti della Salda, ecco la ricetta di Clelia, padovana. Forse preferisco la versione di Clelia, che ringrazio per questa e le altre ricette che mi ha inviato nel corso degli anni. Read the rest of this entry »
Zaèti
Biscotti veneti di farina gialla e uvette. Anna Gosetti
Ho ammorbidito le uvette nel Brandy, non avendo grappa, che starebbe meglio. Ho sbattuto il burro con lo zucchero ecc.
A 180 gradi fino a che sono diventati dorati scuri. Rimangono morbidi.
Ho commesso errore e ho usato le uova intere. Impasto molto morbido e per questo impossible da stendersi. Ho scucchiaiato (1 tablespoon a biscotto). Ottimi comunque
aggiornamento: rimangono morbidi per un paio di giorni, poi iniziano a seccare (conservati all’aria, coperti da un tovagliolo). ugualmente buoni
Aromi: buccia di arancia E di limone grattugiata E vaniglia (prossima volta)
òss de mòrd (cucina lombarda)
Biscotti lombardi tipici del periodo novembrino e in particolare dei giorni dei santi/morti, ora pressoché forse caduti nel dimenticatoi: io a Milano e nel milanese non li ho mai visti. In rete ho trovato pochissima roba.
“òss de mòrd” significa “ossa da mordere ” e infatti questi biscottini dovrebbero avere la forma allungata di un osso e sono effettivamente duri da mangiare ma friabili: ideali da inzuppo (te o vino dolce). Read the rest of this entry »