Archive for the ‘pane’ Category
Porrata o torta di porri (cucina toscana e/o fiorentina, forse )





Trattasi di tortino di porri fatto con pasta da pane o brisè o sfoglia matta o sfoglia e un ripieno di porri stufati, parmigiano e uova, con o senza rigatino (o pancetta, nel resto d’Italia – sono due tagli suini diversi, non sapevo), di origine toscana, stando alle fonti che comunque sono vaghe e non conclusive. Read the rest of this entry »
Sfincione di Bagheria





Dalla mia vacanza in Sicilia, sto da settimane circumnavigando la cucina isolana, attraccando ogni tanto a qualche porticciolo gastronomico per esplorazioni e sperimentazioni. Cucina meravigliosa, senza dubbio. Cucina “strana” e spesso sontuosa nell’accostamento (stratificazione, a volte) di ingredienti e sapori (quell’agrodolce, così difficile da bilanciare, ad esempio) e, sopratutto per me qui a Londra, cucina dagli ingredienti di non facile reperibilità: la tuma (formaggio di pecora freschissimo e non salato, ovvero il punto di partenza del pecorino), lo strattu, le foglie di limone, lo strutto, i fiori di gelsomino, la ricotta di pecora, i tenerumi, la coccozzata ecc…..
Detto ciò non mi perdo d’animo: improvviso, sostituisco, azzardo – sempre cercando di rimanere fedele allo spirito della ricetta.
Lo sfincione è la pizza dei siciliani. E’ alta, morbida e soffice. Non ha cornicione (alla campana) e il condimento, generosissimo, è spinto fino quasi al bordo. Ne esistono molte versioni: di Palermo, di Bagheria, di San Vito (ottimo, con ragù di maiale). Un’altra geniale caratteristica dello sfincione è il suo sopra di pangrattato e caciocavallo grattugiato: in forno diventa una golosissima crosta formaggiosa. E’ una preparazione che vale la pena esplorare perché, molto più della pizza al piatto campana, si presta alla cucina domestica.
Mi sono ora soffermato sullo sfincione di Bagheria, razziando la rete e i miei libri, per tentarne una prima versione. Ottimo (ancorché pesante) Read the rest of this entry »
Spuma di formaggio e paprika – Liptaeur, cucina triestina

Liptaeur triestino
Ottima crema di formaggio da aperitivo o merenda. Deve maturare per alcune ore in frigorifero, meglio prepararla il giorno prima. Austro-ungarica. Esistono molte versioni, dopo letture varie mi sono assestato su quella forse più tradizionale, tratta dalla bibbia della cucina triestina La Cucina Triestina, di Maria Stelvio, prima edizione 1927
Liptaeur ovvero Spuma di formaggio e paprika, da Trieste, sull’onda del retaggio austro-ungarico
100 g ricotta
50g mascarpone
50g gorgonzola (io dolce)
un pizzico di sale
paprika dolce
Amalgamare il tutto e fare riposare in frigo per parecchie ore (lo consiglia anche Artemisia). Ottimo su pane tostate, meglio se di segale. Io con cracker di avena,
Per un aperitivo forse moooolto anni settanta: spalmerei minuscole quantità su noci tostate
In altre versioni, a questa base ho visto aggiungere: semi di senape e di comino, filetti di acciuga, erba cipollina, cipollotti giovani – il tutto tritato, ovviamente
Suf o zuf (cucina friulana)

Suf friulano
Polentina di mais cotta nel latte. Deve rimanere morbida. Una noce di burro alla fine. Versare un dito di latte freddo sopra, volendo.
Mangiare primordiale. Piatto di base della cucina friulana, per riscaldarsi e, un tempo, riempirsi la pancia; suppongo piatto “povero” (certo che su questo concetto di “cucina povera” varrebbe proprio la pena documentarsi: Rebora? qualcuno ha testi di riferimento?)/latte ingrediente “povero”?? Read the rest of this entry »
La fitasceta (cucina lombarda)




La fitascèta (da pronunciarsi con le vocali rigorosamente aaaaaapeeeerteee) è una focaccia con le cipolle del canone lombardo, lariano specificatamente, in cui spesso le cipolle venivano arricchite da zucchero per renderle ancora più dolci (come ho fatto io e non me ne sono pentito). Va mangiata tiepida e secondo me è al suo meglio con salumi, sottolii e magari qualche tocchetto di formaggio stagionato. Ottima. Read the rest of this entry »
Torta di pere e pane di mistura (cucina lombarda)
Aggiornamento: guarda le seconda versione, nettamente migliore, meno dolce e con un più chiaro sapore di pera.
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Ottima torta autunnale da Vecchia Milano in Cucina di Ottorina Perna Bozzi. Appartiene al genere miascia/torta paesana… ovvero il bread pudding inglese. Read the rest of this entry »
Pane irlandese integrale a lievitazione istantanea/Irish soda bread
Da che sono stato morso dalla tarantola del pane fatto in casa quasi una ventina di anni fa, non ho mai smesso. Dalle prime pagnotte un po’ primitive a pani più’ complessi, molti fallimenti e molti successi. Lungo il percorso moltissimi gli incontri memorabili: Read the rest of this entry »
Torta Paqualina SOS
Sto sperimentando con la torta pasqualina… e prima di concludere che, come sempre pensato, mi piace ma non mi fa impazzire, chiedo aiuto… Read the rest of this entry »
Il nostro menù
— Per chi fosse curioso.. questo è il menù del pranzo. Ogni tanto ci sono degli specials, Read the rest of this entry »
La Grimaldine di Isolina – un ottimo tian provenzale di pane &…
Ottimo suggerimento da Isolina, che io definisco tian, essendo il piatto di provenienza provenzale e avendolo io cotto in un coccio da tian. Per la ricetta-idea rimando a Isolina. Qui le mie note-osservazioni:
strabuono, ottimo tiepido. Ho anche provato a riscaldarlo dopo parecchie ore, a forno caldissimo e pur non essendo più al suo meglio, era ancora un gran bel mangiare. Come dice Isolina, un po’ quiche, un po’ pizza
funziona se si usa ottimo pane, meglio se non fresco.
bisogna essere generosi con il composto di latte e uova e il pane deve essere ben zuppo
il riposo per l’ammollo è essenziale
io ho spolverato il pane (imbevuto) di parmigiano, ho aggiunto capperi, pezzetti di acciuga sott’olio, cubetto di formaggio di capra
per il sopra: pomodori a fette, pangrattato e parmigiano
abbondante olio d’oliva
cottura lunga a forno caldo, ma non eccessivo
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Update estate 2015:
il pane deve essere veramente tagliato spesso come nella foto di Isa e raffermo, altrimenti il tutto diventa, una volta cotto, stodgy/pesante