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Torta di castagne fresche

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1 Novembre 2023. Dal account IG aboutgarden (15 ottobre 2023)

Inusuale per uso castagne fresche bollite.
NON ha farina e rimane morbida, vagamente “moussosa”.
Sapore chiaro di castagne, la tentazione di associarci qualche cosa cioccolatosa e’ forte (magari spolverata di cacao amaro mischiato a zucchero?), ma forse questo sovrasterebbe il sapore di base.
Vedo che in rete e’ presente e che le ricette si assomigliano.
Le castagne si pelano meglio se lasciate in ammollo in acqua per alcune ore. Le ho cotte in pentola a pressione: 5 minuti HP (alta pressione) + NR (natural release, rilascio naturale), ma penso si potrebbe scendere a 4.
Meglio pelarle poco alla volta, ma quando sono ancora calde, usando un passa-verdura (o frullarle).

Tortiera a fondo mobile 20 cm, imburrata e rivestita di carta forno,
6-8 porzioni, rimane una torta piuttosto bassa.

300g netti castagne (gia’ pelate), bollite e passate
100g burro, morbido
un pizzico di sale
125g zucchero (ho usato un light brown sugar – funziona molto bene)
2 uova, separate

Scaldare il forno a 180 gradi.
Montare gli albumi a meringa, aggiungendo gradatamente 25g di zucchero verso la fine. Montare il burro, in una ciotola riscaldata.
Aggiungere il sale, lo zucchero rimasto e montare a crema. Deve diventare come maionese.
Aggiungere gradatamente i tuorl e poi il passato di castagne.
Mescolare e aggiungere qualche cucchiaiata di meringa per ammorbidire il composto, poi gradatamente il resto della meringa, senza far perdere volume.
Travasare nello stampo
Cuocere per circa 45 minuti, controllando dopo la prima mezz’ora.
Fare raffreddare e spolverare appena appena con zucchero a velo.

Written by stefano arturi

01/11/2023 at 22:33

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Bara brith, una torta gallese con frutta secca

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“Bara brith” sta, in gallese, per “pane picchiettato/punteggiato” e dalla foto si capisce il perché’: la torta è punteggiata da una notevole quantità di frutta secca. Nelle versioni più antiche, si usava di solito il lievito di birra e quindi il risultato finale era effettivamente un pane dolce con le uvette, ora esistono anche versioni “a torta”, col lievito per dolci e questa è la strada che ho scelto.
E’ una classica torta da tè, speziata e poco ricca di burro (o lardo) e uova.
In questi giorni fa un freddo becco qui a Londra e una fettina di questa bomba calorica e un tè fumante sono quasi obbligatori, al pomeriggio. Ho usato come punto di partenza una ricetta di Felicity Cloake, apportando poi modifiche a mio gusto.

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Written by stefano arturi

23/01/2023 at 22:33

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Torta di prugne del New York Times

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Questa e’ una delle ricette più famose e più richieste della sezione di cucina del New York Times. Risale al 1983 ed è della scrittrice di cucina Marian Burros. E’ una di quelle torte semplicissime che usa ingredienti che tutti di solito abbiamo in dispensa, eccezion fatta per la frutta

, che pero’ può’ essere sostituita a seconda della stagione: al posto delle prugne si possono usare albicocche, frutti di bosco, pesche, mele o pere. La tecnica e’ elementare e i passaggi pochissimi.
Si mantiene bene per un paio di giorni, ma si conserva egregiamente anche in freezer. Un dettaglio che me la rende ancora piu’ simpatica: non richiede di imburrare & infarinare lo stampo ne’ di rivestirlo con carta forno.

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Written by stefano arturi

22/08/2022 at 22:33

Torta di farro della Garfagnana

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Una torta salata che è una specialità della Garfagnana e della Lunigiana, quelle aree montagnose a cavallo fra Liguria, Toscana e Emila Romagna, tradizionalmente povere (da cui la cucina severa di queste parti), fittamente coperte da boschi di castagni (da cui moltissimi piatti a base del “pane dei poveri”), dove funghi e cinghiali ancora abbondano  e scorrazzano e dove il farro è da sempre coltivato ma che è diventato vero fiore all’occhiello della produzione locale non da moltissimo (nel 2010 è nato un consorzio per la difesa e la diffusione di questo cereale: farro della Garfagnana).In questi ultimi decenni, mi sembra, la minestra di farro è stata sdoganata dall’essere piatto prettamente locale e fa ormai parte di quel linguaggio gastronomico nazionale che si parla e si cucina  da Trento a Sassari: la si incontra sui menù dei ristoranti, sulle riviste di cucina e in rete; la torta di farro invece rimane una curiosità territoriale, ed è un peccato, perché è proprio buona e inusuale.

Un mezzogiorno di novembre di una giornata fredda, perlacea e pioggivinosa, entravamo, io, mia mamma, Paul e Lucia (il mio cane, che aveva già fiutato il posto a venti metri di distanza), intirizziti e con l’appetito che iniziava a brontolare, al Vecchio Mulino, una osteria di Castelnuovo di Garfagnana che avevo scovato in rete e che mi aveva incuriosito.

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Written by stefano arturi

25/01/2022 at 22:33

Posted in verdure

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Pain de Genes

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Pane di Genova, torta in realtà e pure francesissima. E’ a base di sfarinato di mandorle e un nonnulla di fecola di patate, uova e burro: ne risulta una torta bassina, densa, non appariscente e ottima.

La ricetta deriva dal libro French Provincial Cooking, di Anne Willan, la cui versione io ho appena adattato.

Bisognerebbe usare farina di mandorle: se avete il bimby (io no), usatelo, dopo averle tostate, per un sapore più intenso (nella ricetta originale non sono tostate). Io ho usato sia farina di mandorle comprata sia mandorle che ho tritato da me con un robot da cucina: la versione fatta con farina di mandorle comprata è risultata più fine, quanto a consistenza. Entrambe buone però.

Pain de Genes

per una tortiera di 20 cm, imburrata e rivestita di carta forno

Scaldare il forno a 180 gradi, statico.

100 g di farina di mandorle, da mandorle tostate, sbucciate oppure no
105 g zucchero (135 g nella versione originale)
un pizzico di sale
la buccia grattugiata di mezzo limone, non prevista nella versione originale
alcune gocce di estratto di mandorle, non prevista nella versione origianle
mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia, non previsto nella versione originale
3 uova
75 g burro, fuso e raffreddato
30 g fecola di patate o di mais, addizionata con mezzo cucchiaino di lievito per dolci

Nella coppa del mixer, versare la farina di mandorle, lo zucchero, il sale, il limone e mescolarli. Aggiungere le uova, uno alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta.
Versare la farina setacciata e inglobarla a mano, aggiungendo il burro prima che la farina sia stata interamente assorbita

Versare nella tortiera e cuocere per una mezz’ora. Io ho anche aggiunto delle mandorle a lamelle prima di infornare.

In alcune versioni ho visto aggiungere del kirsch. Io opterei per del rum.

Written by stefano arturi

26/03/2021 at 22:33

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Pizza di zucca, olive nere e capperi

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Qui in UK, quanto a verdure, siamo di un paio di mesi indietro rispetto all’Italia e di verdure che non siano patate, cavoli e compagnia bella ancora c’è poco (di prodotto locale, voglio dire): a dire la verità questo periodo di fine inverno e inizio privamera è addirittura chiamato dai coltivatori “the hungry gap”, l’intermezzo affamato, prprio a sottolineare la pochezza dell’offerta sui banconi dei fruttivendoli.

Di zucca tuttavia, ce n’è ancora molta, e buona.. Ne ho approfittato per fare questa pizza Read the rest of this entry »

Written by stefano arturi

17/03/2021 at 22:33

Porter cake, una torta irlandese con frutta secca e birra scura

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Questa è una classica fruit cake anglosassone: una di quelle torte densissime di frutta secca (uvette di vario tipo, canditi e mandorle), assertivamente speziate e ideali come accompagnamento a una tazza di te pomeridiana. Torte invernali, da giornate di pioggia persistente e fastidiosa, quando alle quattro del pomeriggio fa già buio e, potendo, ci si ritira al caldo. Read the rest of this entry »

Written by stefano arturi

27/12/2020 at 22:33

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La crostata morbida di Marina Braito, fatta da Eugenia, rifatta da Stefano

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crostata morbida crostata morbida

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche io come Eugenia ben conoscevo questa celebre torta, ma non l’avevo mai fatta. Dopo aver letto il post di Eugenia e bisognoso (povero tapino) di una buona torta dopo una deludentissima ciambella, mi sono apprestato. Ho apportato alcuni cambiamenti per renderla un po’ più crostata (ancorché lievitata) e un po’ meno torta (perché di torta trattasi, nonostante la denominazione) e, soprattutto, meno dolce. Read the rest of this entry »

Written by stefano arturi

23/02/2020 at 22:33

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Torta alla frutta secca e Guinnes, adatta al te del pomeriggio, soprattutto ora che siamo sotto Natale e fa freddo

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Frit cake
Fruit cake
Fruit cake
Fruit cake

Questa è una classica fruit cake anglosassone: una di quelle torte densissime di frutta secca (uvette di vario tipo, ciliegie sotto spirito, buccia candida di arancia, mandorle), assertivamente speziate e ideali come accompagnamento ad una tazza di te pomeridiana. Torte invernali, da giornate di pioggia persistente e fastidiosa, quando alle quattro del pomeriggio fa già buio e, potendo, ci si ritira al caldo. 

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Written by stefano arturi

12/12/2019 at 22:33

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Torta all’olio di oliva

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torta all'olio - olive oil cake

Ovviamente si intende EVO, che dovrebbe essere leggero. Qui in UK questi olii leggeri non arrivano (i locali preferiscono olii aggressivi) e ho dovuto (visto insuccessi passati) tagliare il mio EVO con un poco di olio vegetale.

Ottima torta, forse la migliore mai assaggiata, fra quelle all’olio di oliva. Penso che la differenza la faccia il latte. Tra l’altro è semplicissima. Tratta da qui. Ottima mollica morbida, si mantiene per giorni, delicata.

Ho usato uno stampo col buco dalla capacità di 1.2 lt (oppure uno tortiera da 20 cm), imburrata e infarinata (farina di riso)
Scaldare il forno a 180 C

Montare 3 uova con 150 g 120 g di zucchero, un pizzico di sale, ½ cucchiaino di vaniglia e la buccia di mezzo limone 1 limone
Quando il composto è spumoso, aggiungere 112 g olio extra v oliva leggero (io ho usato 90 g EVO e 30 g olio di semi).La seconda volta ho usato solamente olio ligure leggero: ottima cosa
Aggiungere 120 g latte intero.
Aggiungere 188 g farina 00 mischia + 1 ½ cucchiaino lievito per dolci
Versare nella tortiera, infornare, abbassando il termostato a 170 C e cuocere per circa 45 minuti

Note
la prossima volta: provare ad introdurre mandorle
Questa è un’altra torta all’olio di cui ho letto benissimo: Maialino Restaurant’s Olive oil Cake
Provare abbinamento con gelato all’olio e una qualche composta di frutta

Written by stefano arturi

31/07/2019 at 22:33

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