Archive for the ‘Lyme Regis’ Category
Insalata di broccoli, peperoni arrosto e cipolle rosse sottaceto veloci /Primavera da fame in UK
Qui in UK il periodo da Gennaio a Maggio e’ chiamato “the hungry gap“, quel momento di passaggio tra fine inverno e primavera inoltrata in cui la terra, a queste latitudini, ha una produttività’ molto bassa e pochissimi sono i prodotti locali che si possono trovare al mercato. Asparagi e fragole sono appena all’inizio e ancora troppo cari, per piselli e fave e’ troppo presto, pomodori se ne parla ad Agosto se tutto va bene (ma i pomodori inglesi sono un miraggio di fatto), i broccoli calabresi (quelli della foto) dovrebbero arrivare fra qualche settimana.
Cosa c’e’ dunque? Read the rest of this entry »
Arrivederci Lyme Regis, fine di un’avventura
Da venerdì scorso io e Paul non siamo più i proprietari-cuochi-pulitori-camerieri-sguatteri-organizzatori-manager-schiavi-eroi-pagliacci-assaggiaotori-strofinatori-giardinieri-facchini etc etcc– del The Mill Cafe and Supper Club.
Venduto! Trattativa lunga e stressante di mesi….Appendo la casacca da cuoco e ritorno a cucinare per solo divertimento.
Per ora si torna a Londra, a fare cosa non si sa. Tempo di riposare, pensare, esplorare, oziare. Lascio le mucche e le pecore, le spiagge e i cieli stellati per ri-immetermi nel caos creativo di Londra.
Ritornerò con qualche considerazione su questa esperienza. Ora scatole e scatoloni da riempire.
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Osservazioni sulla cottura della carne “in umido” (brasata o “a spezzatino”)
Costretto per lavoro a preparare spezzatini e brasati (che a me non fanno impazzire e che quindi non ho cucinato spesso in passato) ho dovuto studiare e aggiornarmi.
Qui le mie considerazioni dopo due anni e mezzo di esperimenti. Non dico nulla sul “come” (preparare un brasato) perché è troppo complicato.
I risultati migliori li ho ottenuti: Read the rest of this entry »
Pollo con melanzane, capperi e olive nere
Nonostante sia stato costretto ad usare melanzane olandesi (!, ovvero: della serie “i prodotti disponibili nella idillica campagna inglese”), questo piatto è riuscito bene ed è apparso molte volte sul nostro menù serale.
La mia versione “da ristorante” differisce da come la cucinerei a casa ovviamente, dato che viene preparata per 20 porzioni alla volta, ma passo l’idea ugualmente per illustrare come si potrebbe procedere in quei casi in cui, anche a casa, si dovesse cucinare per una folla. Girovagando per la mia biblioteca mi sono poi accorto che dovrebbe esistere un piatto simile nella tradizione siciliana, in cui le melanzane vengono ovviamente fritte e aggiunte ad un pollo al tegame. Io non uso friggere al mio ristorante (per mancanza di spazio e di attrezzature serie) e ho dovuto escogitare altre vie. La foto di questo piatto è nel post precedente Read the rest of this entry »
Il nostro menù
— Per chi fosse curioso.. questo è il menù del pranzo. Ogni tanto ci sono degli specials, Read the rest of this entry »
Cibo a temperatura ambiente
Qui sta facendo un’estate bella: giorni e giorni di sole caldo, poi magari una giornata più freschetta, poi ancora sole e caldo. Per la maggior parte degli inglesi (quelli che osservo dal mio limitatissimo punto di osservazione) tutto questo ben di dio di bel tempo è quasi.. un incubo! Troppo, troppo caldo! Si aggirano per Lyme Regis affaticati, anzi spossati, rossi paonazzi, spesso al limite dell’ustione, disperatamente alla ricerca di rinfresco: una limonata, una limonata per il mio regno!, o meglio, più verosimilmente: una birra, anzi due, per il mio regno! Read the rest of this entry »
Dietro le quinte e il pan de mej
La mia cucina dopo un servizio, ormai quasi pulita…di solito immediatamente dopo un servizio è invece un campo di battaglia.
Dei pan de mej, aromatizzati col sambuco di cui al precedente post. Non condivido ricetta perché di fatto non sono ancora arrivato, dopo tre tentativi, a una base “certa”. Ho comunque utilizzato come punto di parnteza la ricetta da Il Cucchiaio… molto, molto modificata…work in progress direi. s
Ottimi prodotti UK – raw double cream
…Dato che spesso rompo i timpani con lamentatio varie su la difficoltà qui in campagna a reperire buoni prodotti (… “qui non si trova questo, quello è impossibile, questo &quello proprio non mi arrivano…”), oggi invece ingrano una marcia diversa e più ottimista e mostro un eccellente prodotto locale, di una qualità che in Italia non ma incontrato: panna doppia (double cream, ovvero al 48% di materia grassa), cruda (non pastorizzata né omogeneizzata), biologica, proveniente da bellissime Jersey Cow, di questa idillica (e non lo dico in modo ironico questa volta) e piccola fattoria. Read the rest of this entry »