Sugo al melone e basilico
La ricetta mi adocchiava dal questo ottimo libro da molti anni: ma l’italiano conservatore che è in me, la snobbava, non le dava fiducia, la guardava come si guardano, compatendoli, quei tedeschi in vacanza sul Garda, con sandali e calzini. Eppure il pedigree è eccezionale: ribadisco che se si vuole imparare a cucinare italiano, i libri di Marcella Hazan valgono oro, molto meglio del Talismano, per me.
Ieri mi sono deciso. “Basta, s’ha da prova’!”. Prima però ho anche cercato in internet: di fatto non solo esiste una versione leggera di questo sugo, ad opera di Giuliano Hazan, figlio di cotanta madre, ma esistono anche diverse versioni nostrane.
Ho poi provato, apportando modifiche e… pur non essendo un sugo che vorrei mangiare spesso, è indubbiamente buono. Una sugo curioso, secondo me comunque poco italico, ma buono. Ho usato la creme fraiche (Esselunga) al posto della normale panna per introdurre una nota acidula, ho usato molto più succo di limone e abbondantissimo pepe nero e alla fine ho aggiunto anche una dadolata di pomodoro e basilico spezzettato, sempre per temperare la dolce perentorieta’ del melone.
Secondo me funziona meglio con penne rigate o farfalle, piuttosto che con gli spaghetti-bucatini-tonnarrelli raccomandati dagli Hazan, madre e figlio.
Sugo al melone e basilico
Per 450 g pasta
1 melone retato, 1.300 kg circa, pelato e tagliato a cubetti
30 g burro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
Sale, pepe nero
Succo di mezzo limone
2 cucchiai di creme fraiche
Basilico spezzettato
2 pomdori maturi, tagliati a cubetti
Pecorino grattuggiato
Fate sciogliere il burro e cuocetevi il melone a fiamma gagliarda. Dopo circa 10 minuti, iniziera’ a disfarsi: schiacciatelo con una forchetta per aiutare il processo.
Aggiungete il concentrato di pomodoro, il succo di limone, sale e abbondante pepe nero.
Mescolate e aggiungete la panna. Fare ridurre il sugo fino alla consistenza desiderata.
Correggete di sale, pepe, e limone. Il sugo deve risultare piccantino e con una avvertibile nota di limone.
Conditeci la pasta, mantecandola con il pecorino.
Alla fine unite la dadolata di pomodori e il basilico.
La storia di questa ricetta è anche raccontata qui (leggete i commenti).
che azzardo ragazzi… però tempo fa (eoni fa…) ho fatto per un raduno tra amici, un risotto con pisellini freschi basilico e melone, e lo ricordo davvero buono… però il melone (una dadolata piccolissima) e il basilico venivano aggiunti praticamente alla fine della cottura del riso… 🙂
Baci!
Gata da Plar Mony
21/05/2014 at 22:33
eh si… azzardassimo direi… provalo magari prima tu da solo e poi proponilo agli amici… ma vale la pena, al massimo butti tutti nella pattumiera e ti fai un panino al formaggio… 🙂
ste
stefano arturi
21/05/2014 at 22:33
che ricettina… veramente audace
effettivamente potrebbe essere buona, ma mio marito mi ha vietato di mettere ancora il limone nel sugo della pasta, per via di esperimenti di dieci anni addietro, che sono ancora ricordati come riprova della mia incapacità culinaria di allora
valentina
19/08/2011 at 22:33
🙂 le regole sono fatte per essere violate, direi (quanto meno a questo livello di divertimento). prova con meta’ melone e meno limone: al massimo… dai al cane/gatto/pattumiera….ciao val st
stefano arturi
19/08/2011 at 22:33
Mah mah mah.
Con le dovute tue correzioni questa pasta mi sembra più appetibile.
Rimane la perplessità del melone cotto, che mi fa un po’ impressione…
Ma a me la frutta nei piatti salati piace e chissà che un giorno (da sola, figurati se la Spia si mangia una pasta così) non ci provi anch’io.
Baciamo le mani
Duck
09/08/2011 at 22:33
mah,mah,mah… disse san tommaso…
stefano arturi
09/08/2011 at 22:33