Una pizza (giudea ?) di ricotta e polenta
Pizza in quanto torta bassa (un dito). Una di quelle torte che io amo ma che, capisco, molti potrebbero trovare poca cosa: asciutta, per il caffelatte o il te, non molto dolce, essenziale, ma ricca di uvette e buccia di agrumi. Proviene da questo sito (sul quale ho visto anche altre belle cose) ma l’ho riadattata. Avendo provato molte altre torte di ricotta, confermo che e’ essenziale che la torta non sia piu’ alta di un dtto, pena ottenere un mappazzone. Ho chiesto ai miei amici romani e non la conoscevano; se qualche romana/o la conosce o se la ricorda, faccia sapere. Mi chiedo se abbia ascendenza giudee, considerando la mancanza di lievitanti…? O dico una scemenza…??
Pizza romana di ricotta e polenta
Una teglia da forno imburrata e ricoperta di carta forno 20×30 cm
250 g ricotta
200 ml circa di latte intero
70 g burro liquefatto e freddo + altro burro per il sopra
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
la buccia grattugiata di 1 arancia e di 1 limone
mezzo cucchiaino di canella
un pizzico di sale
una manciata abbondante di uvette rinvenute
250 g farina gialla per polenta
una manciata abbondante di pinoli
Portare il forno a 170 gradi.
Collocare la ricotta, il latte, il burro, gli aromi e il sale nel mixer e azionare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versare in una terrina e aggiungere la polenta e le uvette. Mescolare. Il composto deve risultare fluido ma non liquido. Aggiungere altro latte o farina se necessario.
Versare nella teglia. Spolverare con I pinoli e coprire generosamente con fiocchetti di burro
Infornare per 45 minuti circa, controllando pero’ dopo I primi 30 minuti e tenendo poi il tutto sotto controllo. La torta e’ pronta quando si forma una crosticina dorata. Importante non stracuocerla (esperienza docet, assicuro).
Servire fredda, da sola o con della panna appena montata.
Ovviamente si potrebbero aggiungere dei fichi secchi a dadini/o magari dei semi di finocchio o di anice pestati
PS: Bentrovati tutti.
Ok, questa ricetta è proprio diversa diversa, ma sempre “pizza”, dolce, romana e giudaica è… secondo me ti piace. A me sta piacendo molto l’intero blog… http://www.labna.it/pizza-di-beridde-pizza-romana-ebraica-dolce-boccione.html#more-10179
martuzza
06/06/2014 at 22:33
eh.. ma grazie… da annotare. 🙂
stefano arturi
10/06/2014 at 22:33
ciao Stefano, e molto buona, grazie per la ricetta! ho fatto adesso per mangiare a colazione, ho aggiunto poco scorze di arance candite fatti in casa, perché non avevo abbastanza uvetta. mi aspetto caffelatte di domattina)
dariamikhaylova
27/02/2014 at 22:33
:)…. se ti piacciono le torte con la farina di polenta ho anche adocchiata una buona cosa sul sito lemilleeunatorta, simile alla piza venete… cioa e buon caffelatte
stefano arturi
28/02/2014 at 22:33
cioè ti fai la ricotta in casa?? quella vera??? se si, massimamente invidiosi
stefano arturi
25/02/2014 at 22:33
Bentrovato a te. Questa pizza mi ispira alla grande e c’ho giusto un po` di ricotta fresca fresca appena finita di sgocciolare…
scake
25/02/2014 at 22:33
Erm,la ricetta……
Andrea
13/02/2014 at 22:33
sì.. la ricotta della ricetta 🙂 …. io l’ho fatta con la farina per polenta (tra l’altro sprecando la costosissima, qui a londra, farina Marino)… vorrei ora provare con il fioretto.
stefano arturi
13/02/2014 at 22:33
Ciao.long time no speak!La ricotta e’ essenzialmente quella riportata da Giuliano Malizia nel suo “La cucina romana ed ebraico-romanesca.”.Anch’io mi pongo la stessa domanda,noto pero’ che la ricotta non e’ inclusa nella sezione ebraico-romanesca.In ogni caso,s’ha da fare!
Andrea
13/02/2014 at 22:33
Bentornato a te 🙂
non conoscevo questa torta ma mi ispira assai!
Ok c’è il burro, ma non le uova e credo quindi di poterne assaggiare un micropezzetto nonostante sia a dieta stretta… :*)
Baciotto!
Gata da Plar Mony
13/02/2014 at 22:33